30 Apr Michele Ainis
Promozione e libertà della cultura nella Costituzione italiana.
L’articolo 9 della Costituzione è un “unicum” nel panorama costituzionale contemporaneo: le altre nazioni non se ne sono dotate. Ma come nasce questa disposizione? Quali le sue radici storiche, quali le intenzioni dei costituenti? E come si concilia la libertà della cultura con l’intervento pubblico sulla sfera culturale, imposto dall’articolo 9 della Carta? Rispondere a questi interrogativi significa ricostruire il modello costituzionale dei rapporti fra cultura e politica, e significa al contempo illuminare un tratto della nostra identità.
MICHELE AINIS
Docente alla all’Università La Sapienza di Roma, preside della facoltà di giurisprudenza all’ Università di Teramo è attualmente professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’ Università di Roma Tre. Componente dell’ “Autorità garante della concorrenza e del mercato”, ha scritto per “La Stampa”, il “Corriere della Sera” ed è attualmente editorialista di “La Repubblica”. Tra le molte pubblicazioni Doppio riflesso (Rizzoli 2012), Privilegium: l’Italia divorata dalle lobby (Rizzoli 2012), La piccola eguaglianza (Einaudi 2015), L’umor nero: alfabeto del nostro scontento (Bompiani 2015), La Costituzione e la bellezza (con V. Sgarbi- Editore La nave di Teseo 2016).
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